Botrytis cinerea Pers. (1794)
Curiosità micologica sullo Studio tassonomico relativo alle specie fungine.
Nel mese di Luglio del 2011 a Melbourne si è tenuto il 18° Congresso Internazionale Botanico, in base al quale sono state apportate delle modifiche al Codice Internazionale di Nomenclatura Botanica; in questo contesto, furono presi in considerazione anche i funghi e le alghe. Dalla norma che ne scaturì, fu creato il cosiddetto “Codice Internazionale per la nomenclatura delle piante, dei funghi e delle alghe”, abbreviato con la sigla INC.
In passato, ma anche ai nostri giorni, per lo studio dei funghi ci si è serviti e ci si serve tuttora, dei caratteri morfobotanici macroscopici, integrandoli poi con la microscopia micologica. Tuttavia, a causa della enorme complessità che il mondo micologico presenta, tutto questo a volte non è sufficiente, per cui ci si deve orientare anche su studi basati sull’analisi molecolare, facendo riferimento ad indagini genetiche e di tipo biochimico. Una identificazione riferita ad una specie fungina, può essere pertanto effettuata mediante PCR diretta e DNA barcode, effettuando una analisi filogenetica di base. Una sequenza di DNA, identificata come codice a barre (DNA barcoding), effettuata presso il Laboratorio di micologia e sistematica molecolare del Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di l’Aquila, permette di riconoscere senza effettuare errori, qualsiasi specie vivente. Lo stesso discorso può essere quindi effettuato utilizzando il codice a barre di un fungo in oggetto, consentendo così di inquadrarlo secondo criteri che sono ritenuti al momento più validi.
Può pertanto accadere, che alcune terminologie attualmente in uso, per distinguere specie fungine, vengano repentinamente cambiate. Per quanto concerne la nomenclatura, il Sito di Micologia Professionale, fa riferimento ad “Index Fungorum”.
http://www.indexfungorum.org/names/names.asp un progetto che tende ad indicizzare i nomi scientifici delle specie fungine.
Un piccolo esempio di cambiamento, può essere dato facendo riferimento alla Specie Coprinellus angulatus. Il suo nome attuale è: Tulosesus angulatus (Peck) D. Wächt. & A. Melzer, Micol. Progr, 19(11): 1208 (2020). Esso è inquadrato nella Famiglia delle Psathyrellaceae Vilgallys Moncalvo & Redhead. Questa stessa specie fungina, fino a non molto tempo fa veniva chiamata: Coprinellus angulatus (Peck) Redhead, Vilgalys & Moncalvo, in Redhead, Vilgalys, Moncalvo, Johnson & Hopple, Taxon 50 (1): 232 (2001) e la sua Famiglia di appartenenza era quella delle Coprinaceae.
Studi tassonomico-nomenclaturali, basati su conoscenze filogenetico-molecolari, lo hanno riposizionato nel Genere Tulosesus. Questo non è un caso singolo, ma uno dei tanti, e tutto è in continuo e costante cambiamento. Pertanto molti libri di micologia di qualche mese fa, hanno già alcune nomenclature non più rispondenti. Tutto questo, è in effetti un problema aggiuntivo in più, in quanto ci si deve costantemente districare in un mondo che già per sua natura è alquanto complesso.