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Scheda Tecnica

Sarcoscypha coccinea (Gray) Boud., Hist. Class. Discom. Eur. (Paris): 55 (1907)

NOME VIGENTE:

Sarcoscypha coccinea (Gray) Boud., Hist. Class. Discom. Eur. (Paris): 55 (1907)

SINONIMI:

Aleuria coccinea (Scop.) Moesz, (1918)
Aleuria insolita (Cooke) Boud., Hist. Class. Discom. Eur. (Paris): 46 (1907)
Calycina cyathoides (L.) Kuntze [as ‘cyathodes’], Revis. gen. pl. (Leipzig) 3(3): 447 (1898)
Geopyxis bloxamii Massee [as ‘bloxami’], Grevillea 22(no. 104): 98 (1894)
Geopyxis coccinea (Scop.) Massee, Brit. Fung.-Fl. (London) 4: 377 (1895)
Geopyxis coccinea var. lactea Massee, Brit. Fungi, Chapt. Lich. (London): 496 (1911)
Geopyxis insolita (Cooke) Sacc., Syll. fung. (Abellini) 10: 3 (1892)
Geopyxis pseudoaurantia Sacc., Syll. fung. (Abellini) 8: 66 (1889)
Helvella coccinea Scop., Fl. carniol., Edn 2 (Wien) 2: 479 (1772)
Helvella coccinea Schaeff. [as ‘Elvela’], Fung. bavar. palat. nasc. (Ratisbonae) 4: 100 (1774)
Lachnea coccinea (Gray) Gillet, Champignons de France, Discom.(3): 66 (1880) [1879]
Macroscyphus coccineus Gray, Nat. Arr. Brit. Pl. (London) 1: 672 (1821)
Molliardiomyces eucoccineus F.A. Harr. [as ‘eucoccinea’], Mycotaxon 38: 434 (1990)
Octospora coccinea (Jacq.) Timm, Fl. Megapol. Prodr.: 261 (1788)
Octospora cyathoides (L.) Timm, Fl. Megapol. Prodr.: 260 (1788)
Peziza coccinea Bolton, Hist. fung. Halifax (Huddersfield) 3: 104 (1790) [1789]
Peziza coccinea (Scop.) Pers., Observ. mycol. (Lipsiae) 2: 75 (1800) [1799]
Peziza coccinea Jacq., Fl. austriac. 2: 40, tab. 163 (1774)
Peziza cyathoides L., Sp. pl. 2: 1181 (1753)
Peziza epidendra Bull., Herb. Fr. (Paris) 10: tab. 467 (1790)
Peziza insolita Cooke, Mycogr., Vol. 1. Discom. (London)(no. 6): 224, fig. 375 (1879)
Peziza pseudoaurantia Hazsl., Verh. zool.-bot. Ges. Wien 37: 167 (1887)
Plectania coccinea (Jacq.) Fuckel, Jb. nassau. Ver. Naturk. 23-24: 324 (1870) [1869-70]
Plectania coccinea (Scop.) Fuckel ex Seaver, North American Cup-fungi, (Operculates) (New York): 191 (1928)
Plectania coccinea f. albida A.B. Klinge, Friesia 3(1): 45 (1944)
Sarcoscypha coccinea (Scop.) Sacc. ex E.J. Durand, Bull. Torrey bot. Club 27: 477 (1900)
Sarcoscypha coccinea (Jacq.) Lambotte, Mém. Soc. roy. Sci. Liège, Série 2 14(7): 302 [prepr.] (1887) [1888]
Sarcoscypha coccinea f. albida (Massee) Van Vooren & B. Rivoire, Bull. mens. Soc. linn. Lyon 86(7-8): 206 (2017)
Sarcoscypha coccinea f. lactea (Massee) Chevtzoff, Bulletin Semestriel de la Fédération des Associations Mycologiques Méditerranéennes 17: 31 (2000)
Sarcoscypha coccinea var. albida Massee, Brit. Fung.-Fl. (London) 4: 377 (1895)
Sarcoscypha coccinea var. pseudoaurantia (Sacc.) Boud., Hist. Class. Discom. Eur. (Paris): 55 (1907)
Scypharia coccinea (Jacq.) Quél., Enchir. fung. (Paris): 282 (1886)
Da [Index Fungorum: http://www.indexfungorum.names/names.asp]

ORDINE:

Pezizales

FAMIGLIA:

Sarcoscyphaceae

Sarcoscyphaceae Le Gal ex Eckblad,

GENERE:

Sarcoscypha

SPECIE:

S. coccinea Nomenclatura binomiale: Sarcoscypha coccinea

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Categoria:

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Descrizione

DESCRIZIONE MORFOBOTANICA

DESCRIZIONE:
Tra le Pezize è certamente una delle più belle ed appariscenti. L’Apotecio si presenta a forma di coppa (ciatiforme), con la parte concava fertile; sessile o provvisto di stipite. Allo stadio giovanile di crescita la coppetta si presenta chiusa, rotonda, ovale, anche imbutiforme, con il bordo ripiegato verso l’apertura; cupolato a maturità. L’imenoforo è di aspetto liscio, di un bel colore rosso-vivo, rosso cinabro, rosso scarlatto.La superficie esterna, dal colore rosa, ocraceo-biancastro, è pruinoso-feltrata, fioccosa, granulosa, specialmente verso l’orlo, che si presenta regolare, a lungo involuto, ossia arrotolato verso la zona imeniale.

GAMBO:
quando è presente, può a volte radicarsi profondamente nel terreno e raggiungere dimensioni maggiori; si presenta feltrato, bianco-rosato.

CARNE:
in sezione di colore biancastro, a consistenza fibrosa, elastica.

MICROSCOPIA

SPORE:
lisce, ellittiche, uniseriate nell’asco, con i poli arrotondati o appiattiti, ialine. Si presentano allargate nella zona mediana a volte provviste di fini guttule, appressate verso le due estremità. Valori trovati 29-37 x 9,5-12,7 μm. I poli si presentano leggermente schiacciati e privi di rivestimenti gelatinosi.

ASCHI: di forma cilindrica, formanti un tessuto a palizzata, con reazione amiloide J -. Sono provvisti di otto spore uniseriate, (disposte cioè in un’unica fila all’interno dell’asco), aventi misura 390-400 x 14-16 μm.

PARAFISI: molto sottili, settate, di forma cilindrica, con modeste ramificazioni, aventi un contenuto granulare di colore rossiccio, che si tinge di verde con composti iodati (Melzer).

EXCIPULUM o periderma: è quella struttura adibita a rivestire la porzione esterna dell’apotecio; esso ne rappresenta in pratica la parte sterile. L’Excipulum ectale, ossia la parte più esterna, è formata da una textura (trama) prismatica e da peli ialini, alquanto flessuosi, con parete spessa. L’ Excipulum medullare, è invece posto all’interno, tra l’excipulum ectale e il sottoimenio; in questa specie esso presenta una textura intricata.

HABITAT:
Può crescere sia singolo che gregario, in luoghi umidi e freddi, su detriti legnosi e rami interrati di latifoglia (Alnus, Acer, Salix, Ulmus),ricoperti di muschio Rinvenibile già durante il disgelo, da febbraio a marzo. Nei luoghi in cui viene rinvenuto, può presentare una crescita abbondante [J. Breitenbach/ F. Kränzlin- 1994]. Sarcoscypha jurana (Boud.) Baral viene rinvenuta su Tilia cordata e Tilia europea (tiglio). Essa presenta spore depresse ai poli, aventi misura di 25-30 x 12-13 μm, provviste di guaina e di 2 guttule fino a 5,5μm di diametro, poste verso le estremità, e peli diritti o flessuosi [G. Medardi – 2006].

LUOGO DI RACCOLTA:
Rinvenuta dal Dottor Francesco Benedetti, nella frazione Campana, del Comune di Fagnano, (L’Aquila) in data 10.03.2016, su un legno interrato di latifoglia (Salix alba)

COORDINATE:

N 42° 14′ 27,89″
E 13° 34′ 09,41″

Altitudine: 552 m. s.l.m.

STRUMENTAZIONE USATA:
Osservazione microscopica effettuata in luce trasmessa, con il Sistema di Acquisizione delle Immagini (Leica). Stereomicroscopio (Discovery.V8) della Zeiss, collegato ad un Sistema di Acquisizione Immagini. Macchina fotografica Canon (mod. Powershot G9), collegata allo Stereomicroscopio. Foto macro eseguite con macchina fotografica Nikon D 5000; obiettivo Nikon AF-S Micro Nikkor 105 mm.

TECNICHE ANALITICHE USATE:
Osservazione microscopica attuata su materiale fresco, utilizzando acqua; Rosso Congo ammoniacale al 6%, Lugol; Blu di Lattofenolo e reattivo di Melzer; per porre in risalto le varie strutture.

BIBLIOGRAFIA:
Bruno Cetto 1994 “I funghi dal vero vol. 1” – Arti Grafiche Saturnia- Trento pag. 611 tav. 353
Courtecuisse R. & B. Duhem 1994 “Guide de Champignons de France et d’Europe” delachaux et niestlé p. 132 fig. 32
enciclopedia.funghiitaliani.it/termine.php?show=735
Fernando Palazón Lozano 2001 “Setas para Todos” Editorial Pirineo tav. 79
Gianfranco Medardi “Atlante fotografico degli Ascomiceti d’Italia” 2006 – A.M.B. C.s.m. p. 252
Index Fungorum: http://www.indexfungorum.names/names.asp
J. Breitenbach/ F. Kränzlin 1984 “Champignons de Suisse” vol.1 mykologia Luzern pag. 122 tav. 120
Riccardo Mazza 1997 “I Funghi” pag. 470 tav. 396
www.funghiitaliani.it › … ›

* La nomenclatura vigente, segue le abbreviazioni dei nomi degli autori dei Taxa Fungini Secondo CABI (Bioscience 2003) Nomi correnti delle specie tratti da “Storia della micologia italiana e primo contributo alla nomenclatura corretta dei funghi” – ISPRA – A.M.B. C.s.m. (Centro Studi Micologici) – manuali e linee guida 104/2013

Tassonomia

Ordine

Famiglia

Genere

Specie

S. coccinea

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